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Paolo e il latte di pecora di Vicoforte

Paolo e il latte di pecora di Vicoforte

Appuntamento con le “Storie di persone e tradizioni” della grande famiglia di Beppino Occelli!

Dopo l’incontro con Alessandra, Chef del borgo di Valcasotto, ci spostiamo di circa 20 km verso Nord e ci fermiamo a Vicoforte, uno dei cinque comuni parte dell’Unione Montana del Monte Regale: qui, abbiamo incontrato Paolo, proprietario dell’azienda “La Mommiga”.

Paolo, da quanto fai questo lavoro? E perché hai scelto questo mestiere?

«Ho cominciato la mia attività aprendo un agriturismo e prendendo dei cavalli ma, poco dopo, ho deciso di passare all’allevamento di pecore. Ho cominciato con due e ora sono arrivato a 400, per lo più di razza Lacaune e qualche Assaf. Mi occupo della produzione di latte di pecora dal 2010 insieme a mio padre e mia moglie, oltre ad avere uno o due ragazzi come aiutanti, in base alla stagione e alla mole di lavoro. Perché ho scelto questo mestiere? Ho sempre avuto la passione per gli animali e ho la malattia della lana».

Come si svolge la tua giornata tipo?

«Al mattino mi sveglio molto presto, sempre intorno alle 5. Per prima cosa controlliamo i ragazzi che mungono gli animali e che danno da mangiare a tutti gli agnelli che hanno già compiuto almeno due mesi. Poi spostiamo i recinti per il pascolo, raccogliamo l’erba e, nel pomeriggio, diamo nuovamente da mangiare alle pecore che sono all’interno delle stalle e, intorno alle 17, riprendiamo con la mungitura».

Qual è il tuo rapporto con gli animali?

«Cosa posso dire? Per me il benessere degli animali è al primo posto! Infatti, ritengo fondamentale che le pecore possano pascolare liberamente e, quindi, mangiare erba. Questo è un valore aggiunto perché in questo modo il latte diventa più buono, genuino e profumato, caratteristiche che poi si possono ritrovare nei formaggi di Beppino Occelli».

A proposito di Beppino Occelli: da quanto tempo dura la vostra collaborazione?

«Forniamo il nostro latte di pecora a Beppino da ormai due anni, dal 2017. Credo che ci abbia scelti proprio per la nostra attenzione verso gli animali, che trascorrono molto tempo all’aria aperta e, come accennavo prima, mangiando erba ci permettono di produrre un latte in grado di dare ai formaggi profumi e sapori unici e naturali».


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