Pasta, burro e formaggio: breve storia delle fettuccine Alfredo

La ricetta originale delle fettuccine Alfredo, uno dei simboli della cucina italiana esportata negli Stati Uniti, è molto semplice: fettuccine all’uovo, parmigiano (o in alternativa grana) e burro. Se burro Beppino Occelli, che rende speciale ogni piatto con il suo sapore delicato e inconfondibile, ancora meglio.

Ma qual è la storia delle fettuccine Alfredo?

Partiamo dal nome: le fettuccine Alfredo nascono a Roma, nel 1908, e sono un’invenzione di Alfredo Di Lelio, figlio di sora Angelina, proprietaria di una trattoria in Piazza Rosa. Questa piazzetta non esiste più: al suo posto fu costruita la Galleria Colonna (che oggi si chiama Galleria Sordi), ma la leggenda delle fettuccine Alfredo aleggia ancora in quel posto.

Torniamo al Di Lelio, che serviva ai tavoli della trattoria gestita dalla madre sin da ragazzino. Sua moglie Ines aveva appena partorito il suo primogenito Armando ed era particolarmente debilitata, ed Alfredo le preparò questo piatto tanto semplice quanto “energizzante”: fettuccine, burro e parmigiano fuso. Buone e sostanziose.

Di Lelio aprì la sua trattoria nel 1914 in via della Scrofa, a Roma, chiamandolo semplicemente “ristorante Alfredo”, che gestì fino alla Seconda guerra mondiale, nel 1943. Le sue fettuccine continuavano ad essere uno dei piatti più richiesti e apprezzati dalla clientela.

Come sono arrivate in America, quindi?

Il merito è di due attori hollywoodiani, Douglas Fairbanks e Mary Pickford, che provarono le fettuccine Alfredo durante una vacanza nella Città Eterna e se ne innamorarono perdutamente. Decisero così di esportarle negli Stati Uniti e, quando tornarono a Roma nel 1927, regalarono ad Alfredo Di Lelio due posate in oro massiccio con tanto di dedica incisa “To Alfredo the King of the noodles” (ad Alfredo, il re delle fettuccine).

Ed ecco che, pur non essendo legato a nessun territorio in particolare, le fettuccine Alfredo sono da quasi un secolo uno dei piatti italo-americani per eccellenza: provatele!